«Non c’è ingiustizia più grande che fare parti uguali tra disuguali». Intanto il privato continua a espandersi nella sanità (in questi giorni arriva anche alla medicina d'urgenza), mentre per l'istruzione l'escalation è stata continua. Poi leggo di intellettuali che quasi giustificano questa roba per via della stagnazione/recessione economica. Come se non esistessero gli evasori fiscali (e il passaggio di normalizzarli a livello di opinione pubblica fosse obbligato). Non è vero, non corre quest'obbligo. Anzi, anche rispetto a questi "paesaggi sociali", forse a maggior ragione perché tali, bisogna far valere le parole di Impastato: "All’esistenza di orrendi palazzi sorti all’improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore".