Poche cose sono davvero passato, presente e futuro insieme, questa canzone per me è una di queste costanti.
Penso che ogni tanto si possa scivolare: non comporta l’obbligo di cadere. Forse sarà come mettere in acqua una zattera che navighi goffamente, ma andrà bene, purché l'acqua sia pulita.
Ugualmente si potrà evadere senza fuggire. Si inizierà ad accusare la fatica, forse, ma all’occorrenza si potranno evitare gli scalini, gli strattoni, i contraccolpi.
Pendenza era la pancia di mio padre, oggi è la gota alta del mio sorriso, mentre scrivo, forse domani sarà il dorso della collina su cui, di sera, passeggerò.
Il passato non torna, l'espressione di un viso può mutare rapida come la felicità. Forse a un certo punto non ci sarà più la forza di muovere un passo e ci si potrà solo guardare indietro. Allora si potrà raccontare le cose e incoraggiare qualcuno a vivere, anche se non abbiamo abbracciato l’epilogo che ci attendevamo, ma fino ad allora voglio guardare avanti.
Ancora si potrà partire da soli, con l'amicizia per chi lasci e già quella per chi incontrerai.
Anche domani le cose potranno essere semplici e belle, come il tratto di una penna su un foglio, o i ciottoli di una spiaggia, o una cena arrangiata con le ultime cose rimaste in dispensa.
Di nuovo, almeno qualche volta, il divertimento sarà una persona più grande che si racconta, la musica in sottofondo del vicino paese in festa, lo stupore di un tuo amico per il sorriso di una passante.
Piccole cose fondamentali ci saranno ancora, potranno avere valore al di là di ogni ragionamento, o dubbio, o distinzione.
Addentrandomi nell'età matura vedo sempre più spesso qualcosa a cui proprio non sono disposto a cedere. Una cosa che proprio non voglio fare.
Non voglio rivivere fatti del passato nei miei giorni odierni e tanto meno in quelli a venire, trasformandoli in un palco d’acciaio allestito per rappresentare aspetti irrisolvibili della vita: il passato può dirmi, e poi solo in parte, chi sono, non come devo agire. Tutto è nuovo e degno di nota se non faccio di chi mi sta davanti uno specchio di ciò che ho vissuto. C'è ancora tanto da imparare, perché smettere?
La speranza è di non esser soli, almeno non del tutto.