Su Sanremo avete scritto tutto tranne quanto sia stata emozionante Nilla Pizzi... io non riesco a togliermi la sua canzone dalla testa...

...e comunque...

nel mio Sanremo quantistico visto nel wormhole, si esibivano tutti nello stesso istante: Zilli, Zanicchi, Pizzi, Zarrillo, Drupi, Pupo, Scialpi, Renga, Minghi, Mango e Mengoni. E poi: Volo, Villa, Vallesi, Venuti, Consoli, Cocciante, Levante, Ferrante, Ferradini, Pausini, Masini, Mannoia, Mietta, Modugno, Cutugno e Calcagno. Ruggiero, Ruggeri e Ranieri. Il festival durava i quattro minuti delle canzoni suonate all'unisono e non bisognava stare svegli fino alle due di mattina durante i giorni lavorativi... Alcune esibizioni erano più emozionanti di altre, come appunto quella della Pizzi, il cui "grazie dei fiori" colorava di un'inusitata gentilezza il vaffanculo di Masini che le faceva, insieme al resto, da contrappunto.

Quattro minuti.

Breve, rapido e indolore.

Praticamente un sogno...

(Un saluto a tutti.)

 

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